Home/News/Le specie marine invasive stanno cambiando la natura del Mar Mediterraneo

Le specie marine invasive stanno cambiando la natura del Mar Mediterraneo

Pubblicato 12 dicembre 2022
Condividi questo articolo
Envelope
Immagine di copertina

Specie invasive" è un termine usato per riferirsi a un animale, una pianta o un microrganismo non nativo la cui introduzione sta causando impatti ambientali negativi. La maggior parte delle specie invasive possiede caratteristiche comuni che permettono loro di proliferare e dominare un nuovo ecosistema. Di solito mancano di predatori naturali, parassiti, malattie e concorrenti. Nel Mar Mediterraneo sono state identificate quasi 1000 specie non native. Molte di queste specie si sono stabilite e sono diventate invasive, minacciando la biodiversità marina e danneggiando gli ecosistemi locali.

Le specie invasive sono considerate uno dei principali fattori della perdita globale di biodiversità. Rappresentano una minaccia per le specie autoctone predandole, introducendo nuove malattie, competendo per risorse e spazio e alterando l'ecosistema. Ad esempio, la Calulerpa sp., un'alga invasiva trovata nel Mar Mediterraneo, possiede una tossina che uccide gli organismi autoctoni che se ne nutrono, come l'orata (Sparus aurata). Gli esseri umani hanno facilitato la dispersione delle specie marine invasive, attraverso il rilascio di animali domestici dagli acquari, pesci dall'acquacoltura e organismi marini dall'acqua di zavorra delle navi. Il granchio blu invasivo (Callinectes sapidus) è stata accidentalmente introdotta nel Mediterraneo attraverso l'acqua di zavorra delle navi. Questa specie non ha predatori naturali, ha un tasso di riproduzione rapido e compete con gli organismi autoctoni per cibo e risorse.

Il cambiamento climatico aumenta anche la probabilità che le specie si spostino tra i paesi per trovare un clima più adatto, possibilmente causando che una nuova specie introdotta diventi invasiva. Ad esempio, il pesce leone (Pterois volitans), è migrata dal Mar Rosso al Mar Mediterraneo. Questa specie non ha predatori naturali nel Mar Mediterraneo e quindi è in grado di riprodursi rapidamente, predare e competere con le specie native. Il cambiamento climatico potrebbe anche stressare le specie native, riducendo la loro resilienza agli impatti delle specie invasive non native.

Scopri di più

Leggi altri articoli
Proteggiamo l’oceano insieme