
La seconda edizione del Blue Economy Summit, una conferenza internazionale organizzata da One Ocean Foundation, si è tenuta il 4 giugno nell'Aula Magna dell'Università Bocconi.
La Fondazione ha nuovamente riunito alcuni deii principali esperti mondiali dei settori scientifico, istituzionale, imprenditoriale e finanziario per discutere lo stato attuale dell'oceano e l'urgente necessità di mobilitare più risorse finanziarie per proteggere e ripristinare il Capitale Naturale Blu. L'obiettivo è promuovere partenariati per stimolare collaborazioni e strategie innovative, producendo soluzioni concrete per salvaguardare la salute dell'oceano e degli ecosistemi marini.
Quest'anno, il Blue Economy Summit si è concentrato su temi come l'importanza di sviluppare un solido mercato del capitale blu, la perdita di biodiversità e nuove opportunità socioeconomiche all'interno dell'economia blu.
Riconoscendo l'urgenza e la complessità di questa questione, che richiede un approccio multidisciplinare, la nostra Fondazione per il secondo anno consecutivo ha deciso di impegnarsi nell'organizzazione di una conferenza internazionale che riunisce industrie, scienziati e istituzioni, per promuovere azioni incisive che portino a risultati concreti per garantire il benessere degli ecosistemi marini. L'importanza economica e ambientale dell'oceano sta diventando sempre più evidente, e il Blue Economy Summit rappresenta l'inizio di un nuovo percorso che unisce scienza ed economia per salvaguardare il nostro oceano per le future generazioni," ha dichiarato Riccardo Bonadeo, Presidente di One Ocean Foundation.

Il Summit, moderato dalla presentatrice televisiva Camila Raznovich e dalla giornalista Mariangela Pira, ha visto la partecipazione di illustri professionisti del settore privato italiano come Barbara Cimmino, Andrea Illy, Daniela Picco, Mirella Amalia Vitale, Filippo Bettini, Elisa Zambito Marsala, Mario Ferraro e Mario Zanetti. Una discussione di alto profilo che ha offerto una preziosa prospettiva sull'interazione trabusiness e sostenibilità degli oceani, come l'Economia Blu possa efficacemente guidare una crescita economica sostenibile, e il ruolo centrale che le industrie, incluso il nostro paese, possono svolgere nella protezione e conservazione degli ecosistemi marini.
C'erano anche numerosi ospiti internazionali come Kilaparti Ramakrishna, uno dei massimi esperti di politiche ambientali globali e cambiamenti climatici, che ha discusso il problema dell'inquinamento degli oceani insieme a Stefano Ottolini, Direttore Generale di Padania Acque, e Claudio Ferro di AFRY. Inoltre, Ralph Chami, co-fondatore di Blue Green Future, Carlos Duarte, Professore presso la King Abdullah University of Science and Technology in Arabia Saudita, Sylvie Goulard, Co-presidente del Panel Consultivo Internazionale sui Crediti per la Biodiversità, e Torsten Thiele, Fondatore del Global Ocean Trust, hanno discusso l'urgente necessità di creare un mercato affidabile per il Capitale Naturale Blu, basato su criteri scientifici e dati verificabili che soddisfino gli standard di mercato.
Nella seconda parte della giornata, l'attenzione principale si è spostata sul bisogno di proteggere la biodiversità marina e l'importanza delle soluzioni basate sulla natura. Mere Takoko, una discendente dei popoli tribali della Nuova Zelanda e principale autrice dell'iniziativa recentemente diventata operativa per concedere personalità giuridica ai cetacei e ad altri animali marini, ritiene che ciò possa essere uno strumento chiave per rafforzare ulteriormente la protezione legale per l'oceano, mentre Vincent Doumeizel, Consulente Senior per l'Oceano presso il Global Compact delle Nazioni Unite, ha parlato dell'importanza straordinaria delle alghe marine e della grande opportunità della loro coltivazione a livello industriale nell'economia legata all'oceano. Giulio Magni, Direttore Operativo di One Ocean Foundation, ha presentato il progetto strategico di protezione delle foreste marine “Blue Forest” e la nuova campagna Ocean Foresting. È seguito un intervento di Minna Epps, Responsabile del Programma Oceano dell'IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) con oltre 20 anni di esperienza nella conservazione marina, sull'importanza di indirizzare fondi e ricerche verso l'SDG14.
Infine, l'evento di ieri ha fornito l'opportunità di presentare il nuovo rapporto delProgetto Ocean Disclosure Initiative, che One Ocean Foundation gestisce dal 2019 con il supporto di McKinsey & Azienda e il Sustainability Lab di SDA Bocconi con il Prof. Stefano Pogutz, e il Rapporto Ocean X-Ploreprodotto in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che offre interessanti spunti su soluzioni innovative che potrebbero presto offrire nuovi strumenti efficaci per la protezione e il ripristino degli oceani.