“The sea starts here” è un progetto di One Ocean Foundation che mette in evidenza l’importanza di considerare il ciclo dell’acqua come un sistema integrato: ciò che accade sulle vette montane ha conseguenze sugli ecosistemi di valle e marini.
Questa prospettiva olistica è fondamentale per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico e l’inquinamento, che richiedono un approccio interdisciplinare e la cooperazione tra scienza, educazione e iniziative di sensibilizzazione.
Il progetto si sviluppa in parallelo alle attività di ricerca della Fondazione nel Mar Mediterraneo, dove vengono monitorati le stesse classi di contaminanti analizzate nei ghiacciai, creando un legame diretto tra gli ambienti d’alta quota e gli ecosistemi marini, e rafforzando il messaggio che proteggere l’acqua alla sua origine significa salvaguardare anche la salute dell’oceano.
Obiettivi

Ricerca
Mappare i livelli di contaminazione dei ghiacciai e monitorare il loro stato di inquinamento, identificando le classi di inquinanti e le fonti di contaminazione.

Educazione
Sviluppare programmi e attività scolastiche per sensibilizzare le giovani generazioni sull'importanza del ciclo dell'acqua, sull'inquinamento e sugli impatti del cambiamento climatico.
Sensibilizzazione
Diffondere la consapevolezza dell'urgente necessità di proteggere l'ambiente, sottolineando come ecosistemi apparentemente distanti, come le montagne e i mari, siano profondamente interconnessi.
I ghiacciai studiati

Risultati
In collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell'Università degli Studi di Milano, i ricercatori hanno raccolto campioni di detrito sopraglaciale da 15 ghiacciaialpini e dall’unico ghiacciaio appenninico, il Calderone, oggi in forte declino. I campioni sono stati analizzati per individuare la presenza di metalli pesanti (Fe, Al, Mn, Pb, Cd, Hg, Zn e altri) - elementi naturalmente presenti nell’ambiente ma potenzialmente tossici se accumulati in concentrazioni elevate - e di composti organici persistenti (DDT, PCB, HCB), sostanze chimiche di origine antropica.
Il lavoro ha portato alla realizzazione della prima mappa completa sullo stato di contaminazione dei ghiacciai italiani
Attività sul campo




















Approfondimento: Ghiacciai e inquinamento globale
L’arretramento accelerato dei ghiacciai, spinto dall’aumento delle temperature globali, comporta conseguenze che vanno oltre la semplice riduzione delle riserve d’acqua e l’innalzamento del livello del mare: porta con sé anche un nuovo pericolo, ovvero il rilascio di sostanze inquinanti accumulate e rimaste intrappolate nel corso di decenni.
Questi contaminanti, che derivano principalmente dal trasporto atmosferico da aree urbanizzate, o da fonti locali (miniere, impianti sciistici o residuati bellici), restano intrappolati nel ghiaccio per lunghi periodi. Con lo scioglimento dei ghiacciai vengono liberati nell’ambiente, mettendo a rischio la qualità delle acque e la salute degli ecosistemi a valle. Questo fenomeno mostra chiaramente come le montagne e i mari siano strettamente collegati tramite il ciclo dell’acqua.
Contaminazione da elementi in traccia e composti organoalogeni nei detriti supraglaciali dei ghiacciai italiani
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