Home/News/Registrare i suoni del cetaceo

Registrare i suoni del cetaceo

Pubblicato 11 settembre 2020
Condividi questo articolo
Envelope
Immagine di copertina

One Ocean Foundation lancia una nuova importante partnership con il Centro di Ricerca ed Esperimentazione Marina della NATO (NATO CMRE STO) con più di 60 anni di esperienza nella ricerca subacquea e oltre 20 anni di coinvolgimento nella ricerca sui cetacei.

Insieme, un nuovo progetto di ricerca sarà implementato all'interno del perimetro del “Canyon di Caprera” con l'obiettivo di integrare il monitoraggio visivo dei cetacei suggerito e implementato da SEA-ME Sardinia Onlus tramite analisi acustiche, aumentando il valore scientifico della ricerca.

L'analisi basata sugli studi condotti da SEAME Sardinia Onlus sarà integrata, un'associazione che svolge ricerche pluriennali sui cetacei pelagici presenti nell'area marina che copre circa 4.000 km2 tra 15 e 30 miglia da Capo Ferro, nella Costa Smeralda. Dal 2019, One Ocean sostiene la ricerca di base sui cetacei condotta da SEAME nel Canyon di Caprera, e i loro 10 anni di studi hanno dimostrato che l'area è regolarmente frequentata da sette delle otto specie considerate regolarmente presenti nel Mediterraneo occidentale: la balenottera comune, il capodoglio, lo zifio di Cuvier, il grampo, il delfino comune, il delfino striato e il tursiope.

Il nuovo progetto di ricerca sosterrà l'obiettivo primario di far riconoscere l'area del “Canyon di Caprera” come Area Importante per i Mammiferi Marini (IMMA) dimostrando l'importanza dell'area per l'alimentazione dicetacei che si immergono in profondità.

Dal 2019, One Ocean supporta la ricerca di base sui cetacei condotta da SEAME nel Canyon di Caprera, e i loro 10 anni di studi hanno dimostrato che l'area è regolarmente frequentata da sette delle otto specie considerate regolarmente presenti nel Mediterraneo occidentale.

Obiettivi del progetto

Descrivere l'uso degli habitat off-shore temporali e spaziali da parte dei cetacei che effettuano immersioni profonde (capodogli e zifi) in relazione all'attività acustica dei delfini off-shore (ad esempio: delfini striati).

Educare la società sull'importanza dell'ecologia acustica e sulla necessità di minimizzare il disturbo acustico nell'oceano aperto attraverso attività educative per il pubblico e nelle scuole.

Sviluppare strumenti di ricerca autonomi che migliorino la conoscenza del comportamento dei cetacei che si immergono in profondità, supportando la mitigazione dell'impatto del rumore antropogenico sui cetacei.

Obiettivo del progetto

Le specie bersaglio principali sono i capodogli e i zifi di Cuvier e il loro comportamento sarà analizzato nel contesto delle attività acustiche e della presenza di altri cetacei.

Particolare interesse sarà rivolto a comprendere se i cetacei che si immergono in profondità per cercare cibo lo facciano indipendentemente dagli altri animali o se coordinino il loro comportamento di foraggiamento.

Metodologia della ricerca

Questo progetto consiste nell'esecuzione di indagini acustiche intorno al “Canyon di Caprera” in acque profonde mediante il dispiegamento di registratori acustici autonomi per garantire la raccolta dei dati in assenza di presenza umana, consentendo così la raccolta di dati per un periodo di tempo più lungo e in aree remote.

Nello specifico, la ricerca sarà condotta attraverso l'osservazione acustica intelligente dei cetacei utilizzando sensori acustici direzionali 3D. Inoltre, sarà implementata una memorizzazione intelligente dei dati per estendere la capacità di archiviazione dei registratori.

Timeline del progetto

Il progetto sarà realizzato in tre fasi:

Costruzione di registratori acustici direzionali 3D capaci di operare in acque profonde per cetacei

Distribuzione di 3 registratori ancorati in profondità intorno al "Canyon di Caprera" per circa 3 mesi

Analisi sui dati acustici dopo il recupero dei registratori

Il dispiegamento effettivo è previsto nel periodo maggio-luglio 2021. Dopo la fase di analisi, i dati acustici saranno resi disponibili al pubblico.

Leggi altri articoli
Proteggiamo l’oceano insieme