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Il Trattato sugli Alti Mari è stato finalmente approvato!

Pubblicato 6 marzo 2023
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A seguito dei negoziati ripresi negli ultimi giorni presso la sede delle Nazioni Unite a New York, sabato sera 4 marzo,Le nazioni hanno finalmente concordato il testo delTrattato sulla Biodiversità degli Alti Mari, noto anche come Accordo BBNJ, per la conservazione e l'uso sostenibile della diversità biologica marina al di là della giurisdizione nazionale.

Coprendo quasi due terzi dell'oceano che si trova al di fuori dei confini nazionali, il Trattato è uno strumento cruciale per far rispettare l'impegno 30x30 preso dai paesi alla conferenza sulla biodiversità delle Nazioni Unite nel dicembre 2022 (COP15), per proteggere un terzo del mare (e della terra) entro il 2030, poiché fornisce un percorso per creare aree completamente o altamente protette in tutto l'oceano.

🌊 Gli Alti Mari rappresentano circa64% della superficie oceanica globalee si riferiscono alle aree marine al di fuori del confine delle Zone Economiche Esclusive dei paesi, che si estendono fino a 200 miglia nautiche e/o oltre il limite della piattaforma continentale.

🌊 Ospitando ecosistemi e specie unici, solo l'1,44% è attualmente protetto e, prima del Trattato, non esisteva alcuna giurisdizione considerando che la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS) non specifica meccanismi o processi per la conservazione della biodiversità marina in Alto Mare.

Il Trattato ->

🐋 fornirà un quadro giuridico per l'istituzione di vaste aree marine protette (AMP) per proteggere dalla perdita della fauna selvatica;

🐋 stabilirà una conferenza delle parti (COP) che si riunirà periodicamente e consentirà agli stati membri di essere ritenuti responsabili su questioni come la governance e la biodiversità;

🐋 richiederà la valutazione dell'impatto delle attività economiche sull'alto mare;

🐋 garantirà che i paesi in via di sviluppo saranno supportati nella loro partecipazione.

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