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Quasi tutti gli scenari climatici prevedevano una perdita di biodiversità e ricchezza di specie. Si prevede che gli oceani a basse e medie latitudini perderanno biomassa faunistica, mentre gli oceani ad alte latitudini affronteranno un afflusso di specie di acque calde. Le previsioni della Dr.ssa Ariza dimostrano un rischio per le specie di acque profonde che potrebbe influenzare i predatori migratori che dipendono da esse per il cibo, influenzando negativamente la pesca.
I ricercatori sperano che mantenendo il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C, si possa ridurre il declino degli organismi della zona crepuscolare a meno del 10%.
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